Leadership
Riunione aziendale. Di fronte a un nuovo progetto c’è chi assente ma non ha capito; chi risponde “capisco perfettamente” e in realtà non è affatto d’accordo; chi si dice d’accordo ma sa già che non farà mai quanto concordato. Delineare la mentalità di un’impresa è un lavoro difficile. Solo in un caso su dieci essa è riconoscibile a prima vista. Eppure ha molto a che fare con la struttura dell’organizzazione, dei processi, la divisione dei compiti e l’immagine che all’esterno essa riflette di sé.
Cultura aziendale
Spesso è proprio quel filo sotterraneo che definiamo “cultura aziendale“ a definire la motivazione, le percezioni e il rapporto dei singoli collaboratori tra loro, un filo invisibile ma decisivo rispetto alla concreta o meno realizzazione degli obiettivi. Chi prende in considerazione questo aspetto – una attenta gestione delle risorse umane, dai ruoli direttivi fino ai collaboratori a progetto –
sarà in grado di implementare le nuove procedure necessarie al cambiamento coinvolgendo tutti e l‘impresa ne guadagnerà in termini di successo. Comunicazione e trasparenza sono in questo senso parole chiave per un approccio realmente nuovo alla definizione della cultura aziendale: per trasformare i propri collaboratori da passivi in attivi.
Collaborazione
Una felice integrazione del know-how tra aziende di Paesi diversi è un punto dirimente per ottenere i risultati prefissati. Far procedere di pari passo i fisiologici processi di adattamento-adeguamento tra imprese all’esecuzione delle necessarie disposizioni dei vertici aziendali costituisce la chiave in grado di garantire efficienza e conseguimento dei risultati.
Insieme possiamo elaborare numerose soluzioni, in un clima di collaborazione e scambio dove contano le persone e le idee. L’esperienza di Mauro Mottola come manager di Direzione generale, in equilibrio sulla divaricazione tra cultura imprenditoriale e cultura del vivere italiana e tedesca, parla da sé.